«Quando spunta il sole dietro il costone di Sant’Alosio, i pochi sparuti abitanti di Castellania vedono illuminarsi prima i torrioni sbrecciati del castello, poi quasi di botto, la piccola valle divisa dal Rio. La terra è taccagna di argille che il sole estivo dissemina di crepe e le piogge invernali ammollano in fango spesso e tenace. Il Rio è uno stento fossatello che arriva serpeggiando allo Scrivia: il suo letto angusto e ineguale è cosparso di massi erratici levigati dai millenni. Le rive sono popolate di roveri, olmi e ontani che formano duplice filare a dividere la valle.»
(Coppi e il diavolo, Gianni Brera)
Castellania è un minuscolo luogo sospeso nel tempo: il comune più piccolo della provincia di Alessandria, 88 abitanti tutti follemente innamorati del Campionissimo, al punto che Coppi è stato aggiunto al toponimo, proprio per onorare il suo cittadino più illustre.
L’intero borgo è un vero e proprio “museo a cielo aperto”, che raccoglie numerose testimonianze della storia umana e sportiva di Fausto e Serse. Entrando in paese verrai accolto dallo splendido murales intitolato “L’ultimo chilometro”, opera del 2019 dell’artista alessandrino Riccardo Guasco, punto di partenza perfetto per proseguire poi con il percorso delle gigantografie e dei muri dipinti illuminati lungo le vie del centro storico.
Dopo la visita guidata alla Casa-Museo, emozionante tempio dei ricordi, la passeggiata prosegue verso il Mausoleo con le tombe dei due fratelli, eretto nel 1968 insieme a un pregevole busto in bronzo realizzato grazie alle moltissime offerte da parte di sportivi di tutta Italia.
Da non perdere anche il Centro di Documentazione, che raccoglie opere legate al Campionissimo e al ciclismo dell'età dell'oro, la Saletta Multimediale nei locali dell’ex scuola elementare, con i suoi filmati d'epoca, e la statua di Fausto, ritrovata a Roma dopo un lungo periodo di oblio e ora collocata in piazza Serse Coppi, donata al comune dal CONI.
La chicca per poter dire agli amici di aver visto tutto, ma proprio tutto di Castellania? Poco fuori dal centro storico, nella frazione di Sant’Alosio, sorgono due torri e alcuni tratti dell’antica cinta muraria, che risale al lontano secolo XIII: la passeggiata è breve e facilmente accessibile, e regala un’atmosfera davvero suggestiva.
Per concludere in bellezza, pranzo alla locanda Il Grande Airone: qui troverai sapori tipici del luogo tra cui il formaggio Montebore, il salame Nobile del Giarolo, il vino Timorasso e tanto altro.
Se stai programmando la tua vacanza tra i Colli Tortonesi, sappi che il periodo perfetto per venire a trovarci è sicuramente la primavera e, in particolare, il mese di giugno: tieni d’occhio il sito de “La Mitica”, la ciclostorica con biciclette d’epoca per i Colli Tortonesi, potrai vivere un’esperienza unica facendo un tuffo nel passato eroico di questi luoghi.